Proliferano questi cartelli con scritto VENDESI e AFFITTASI, a tutto danno del decoro urbano. Ce li ritroviamo un pò ovunque: Recinzioni, pali della luce, segnali stradali, semafori, alberi, e chi più ne ha più ne metta...naturalmente sono tutti abusivi, tanto chi dice niente? E pensare che sugli stessi ci sono scritti tutti i recapiti di chi sta ottenendo il vantaggio pubblicitario, tuttavia non sappiamo se esistono norme che aiutino il comune a sanzionarli, ma quantomeno potrebbero avvertirli di smetterla. Tra l'altro basterebbe dar mandato agli operatori ecologici di staccare tali cartelli qualora si imbattessero in uno di questi durante lo spazzaggio delle strade, il tutto richiederebbe pochi secondi, non sarà certo un aggravio di lavoro. Si creerebbe di sicuro un circolo virtuoso, in quanto vedendo che il cartello sparisce subito, i più sarebbero scoraggiati a continuare con tale pratica. Bisogna considerare che lo sporco non è solo quello che sta per terra, percui questa è la strada da intraprendere, senza se e senza ma.
Sicuramente arriverà qualcuno che ci spiegherà che esistono 10.000 regole che impediscono di fare alcunchè...conosciamo la canzone che poi è sempre la stessa...non fare nulla che turbi l'equilibrio così faticosamente raggiunto...lo stipendio gratis, solo per aver timbrato al mattino.
RispondiEliminaDal blog Riprendiamoci Roma:
RispondiEliminaL'invasione dei cartellini di vendesi e affittasi attaccati ai pali della luce, ai semafori e ai segnali stradali è un fenomeno relativamente vecchio, che però negli ultimi anni a Roma è letteralmente esploso. Negli ultimi anni l'invasione di pubblicità tarocca, fai-da-te, all'amatriciana, ha raggiunto dimensioni non più tollerabili. Ovunque sono comparse locandine di concerti, discoteche, vendesi e affittasi, avvolte sui pali di ogni genere o attaccate al muro. Questa forma di degrado urbano, che gli inglesi chiamano "flyposting" o "street spam", è diventata negli anni sempre più aggressiva e oggi è quasi impossibile trovare un palo in città che non sia incartato dalla pubblicità abusiva. Il problema dei manifesti sui pali esiste anche in altre nazioni dove però, a differenza che da noi, sono immediatamente rimossi dagli operatori ecologici e sanzionati con multe salatissime. In molte città d'Europa sono stati introdotti pali speciali ricoperti da una opportuna vernice granulosa, che impedisce "fisicamente" l'affissione abusiva. In tutto il mondo il flyposting è visto come un fenomeno da combattere. Perché i manifesti sui pali sono illegali, non pagano le tasse sulla pubblicità e soprattutto sono bruttissimi, creano inquinamento visivo e mettono in ombra il reale utilizzo di semafori e segnaletica. E se ci sono i manifesti sui pali, arriveranno anche gli adesivi e le tag sui segnali stradali, insomma degrado porta degrado, lo diciamo sempre. E' la ben nota Teoria della finestra rotta. Vi invitiamo a staccare sempre gli avvisi di vendesi e le locandine dai pali, come facciamo noi nelle nostre passeggiate antidegrado. E come fanno anche in altre città del mondo. Guardate qui: www.causs.org e qui: http://causs-canada.org cosa combinano in America i Citizens Against Ugly Street Spam (CAUSS), anche loro impegnati contro le affissioni sui pali, negli Stati Uniti e in Canada. Guardate qui: http://causs-canada.org/blog.html come sono organizzati bene.
http://riprendiamociroma.blogspot.com
strappare senza pietà ! o se c'è nelle vicinanze una bacheca pubblica (anche una vetrinetta per gli avvisi delle circoscrizioni) gli si può fare il favore di riattaccarglieli lì
RispondiEliminaC'e' un "PROGETTO PER LA TUTELA DEL DECORO URBANO" presentato a Roma in Campidoglio, molto interessante, il cui ideatore e' un'agente immobiliare romano che ha costituito, insieme ad altri agenti, un'associazione che si chiama AIR.
RispondiEliminaIn base a questo progetto i cartelli andrebbero solo sul web e, come alcune ordinanze comunali prevedono, potrebbero essere messi solo sul portone dove e' ubicato l'immobile da locare o da vendere.
Ma la vera novita' innovativa sta nel fatto che prima di affiggere un cartello l'interessato deve ottenere un codice identificativo, con modalita' precise. Solo gli agenti imobiliari ed i privati potranno, dopo un riscontro dei giusti requisiti, ottenere il predetto codice.
Basta gli agenti immobiliari dicono BASTA!
Basta a tutto questo schifo che si vede nelle citta'. A dirlo sono proprio gli agenti immobiliari. Non sono piu' sufficienti le innumerevoli sanzioni per queste affissioni abusive. Non servono piu' i vecchi cartelli VENDESI - AFFITTASI. Si deve utilizzare il WEB.
E' necessario un atteggiamento responsabile non solo per avere citta' piu' pulite, ma anche per tutelare il cittadino consumatore. Molto spesso, dietro queste affissioni selvagge, ci sono gli abusivi...... che senza alcuna competenza svolgono l'attivita' di mediazione immobiliare in modo illeggittimo.