Su l’ultimo numero del quindicinale “L’Apriliano”, si parlava di giro di vite in fatto di conferimento dei rifiuti. Nell’articolo veniva prospettata “tolleranza zero”, a seguito dell’ordinanza numero 103 firmata dal sindaco. Grandi proclami di cambiamento delle regole in materia di nettezza urbana, e multe salatissime per chi le viola; su questo siamo pienamente d’accordo, infatti, è da tempo che chiediamo di multare pesantemente chi sporca. Oggi però siamo andati a fare un giretto nel centro di Aprilia, mica nella sperduta periferia apriliana, e la situazione è ne più e ne meno la stessa di prima: Sacchi e buste della spazzatura fuori dai secchioni, cartoni accatastati, materassi, materiale legnoso, frigoriferi, ecc…Ad un certo punto ci siamo stancati di fare fotografie, in quanto lo scenario era sempre lo stesso. Ad ogni modo nell’ordinanza non sono stati presi in considerazione altri motivi fondamentali che generano degrado nelle aree dedite al conferimento dei rifiuti: Le affissioni abusive sui cassonetti, le scritte, i coperchi lasciati aperti. Una cosa che ci fa sorridere è il divieto assoluto per i residenti nei comuni limitrofi di recarsi a gettare i rifiuti nel secchione che magari è vicino casa, il quale, però si trova in territorio apriliano. Se da un lato era più che necessario porre un argine alla presa d’assalto da parte dei residenti di Ardea, dall’altra crea inutili disagi ai residenti nella frazione di Campoleone. Come saprete, la località è divisa fra 2 comuni (Aprilia e Lanuvio) e 2 province (Latina e Roma). L’agglomerato urbano è di fatto unico, e ad occhio umano è impossibile determinarne con esattezza i confini amministrativi. I cittadini di questo quartiere sono sempre alle prese con i continui rimpalli di competenza tra le varie amministrazioni, e quest’ordinanza potrebbe penalizzarli ulteriormente. Sempre se la stessa venisse fatta rispettare, ma ve li immaginate gli abitanti di Campoleone recarsi al cassonetto con la carta d’identità in mano? :-)