giovedì 31 marzo 2011

DIVIETO DI UTILIZZARE L'ACQUA COMUNALE AD APRILIA


Ieri il Sindaco di Aprilia Domenico D'Alessio, ha emesso l'ordinanza n.63, che vieta all'intera popolazione, l'utilizzo dell'acqua comunale in tutto territorio apriliano. Il divieto è assoluto, sia per usi potabili che alimentari, questo fino a che la ASL di Latina, a seguito di nuovi accertamenti, non avrà riscontrato la potabilità delle acque. Il problema nasce dall'eccesso di arsenico riscontrato nelle ultime analisi che sono state eseguite: i valori sono risultati di 11 microgrammilitro nell'acqua del pozzo di Campoleone e in quello di Campoverde, da dove però si preleva l'acqua anche per il resto della città. Nell'ordinanza il sindaco invita Acqualatina, la società che gestisce l'acqua pubblica in città, a distribuire acqua potabile che possa coprire il fabbisogno idrico dell'intera popolazione. Nel frattempo sarebbe anche il caso di apporre dei cartelli con scritto "Acqua non potabile" nei pressi delle fontanelle pubbliche; se l'acqua comunale non la si può bere in casa, la stessa regola dovrebbe valere per strada, per cui avvisi di quel tipo li riteniamo indispensabili.

3 commenti:

  1. non ci sono parole!!!! E' una vergogna. Mi chiedo in mani siamo, non c'è rispetto, da pare delle autorità per i cittadini. Se penso che l'acqua, bene comune, se la fanno pagare a peso d'oro!!!!

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  2. A quanto pare a breve tornerà tutto a posto. Corre voce che verrà alzato il limite dagli attuali 10 microgrammi/litro, a ben il doppio, derogando così agli attuali limiti imposti dalla legge. Per cui ciò che oggi non è potabile lo sarà invece fra pochi giorni: l'attuale valore di arsenico nell'acqua apriliana è di 11 microgrammi, per cui con la deroga sarà di nuovo buona da bere. Assurdo vero?

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  3. Perchè assurdo? Funziona così da quando l'acqua è un affare in mano ai privati e lo stato è connivente con le deroghe.Se si spendono milioni per impianti di potabilizzazione " seri " non c'è più utile a volontà. Ovviamente è puramente casuale che i consigli di gestione di dette aziende siano TUTTE presiedute da politici con doppi se non tripli incarichi, l'arsenico è "benefico" al loro confronto.

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