Stop al Consumo di Territorio
sabato 15 gennaio 2011
I cattivi esempi
Premettiamo che le foto non sono recenti (risalgono a dicembre 2009), tuttavia il problema è di estrema attualità. Queste immagini ci fanno comprendere quanto gliene possa fregare del decoro della città. Tappezzare Aprilia di affissioni abusive, denota la chiara volontà solo di fare cassa (i manifesti sono del comune e si riferiscono al pagamento dei tributi), e del degrado urbano chi se ne frega. Naturalmente questo spinge anche altri ad emulare, chiaramente l'esempio che ci fornisce il municipio è pessimo. Dicevamo che il problema è attuale, ne parlammo qualche giorno fa riguardo i manifesti affissi abusivamente di fronte a Piazza Roma, tra i quali c'erano ovviamente quelli del comune. La nostra denuncia è stata ripresa anche dal quindicinale Il Caffè di Aprilia, il quale nell'ultimo numero ha pubblicato l'articolo qui sotto...
I manifesti si riferiscono agli auguri di natale e di felice anno nuovo, che molto gentilmente sindaco e amministrazione hanno rivolto a tutti gli apriliani (con i soldi di quest'ultimi). Euro chiaramente buttati in carta straccia, sempre a danno del decoro urbano e delle finanze comunali. Per il futuro un consiglio: gli auguri fateli su facebook o attraverso il nostro blog, risparmierete preziose risorse, tra l'altro a tutto vantaggio dei nostri martoriati occhi, già ampiamente devastati dall'incredibile degrado che ci circonda.
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E almeno qualcuno se n'e' accorto... noi saranno almeno due anni che fotografiamo e segnaliamo affissioni abusive di eventi e manifestazioni promosse da PROVINCIA DI ROMA, MUNICIPIO XYZ e ultimamente ROMA CAPITALE. Un caso poi emblematico, quello di un MUNICIPIO XY che va a mettere affissioni abusive nel MUNICIPIO XZ...
RispondiEliminaOnestamente i giornali locali che si occupano della cronaca di Aprilia sono molto attenti ai problemi del degrado e delle affissioni abusive (come nel caso specifico), portroppo la stessa attenzione viene meno nelle stanze del potere, per cui alla fine non cambia nulla, lo schifo rimane immutato.
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