sabato 31 luglio 2010

Un parco che fa sempre più schifo…


Ecco cosa è possibile ammirare (tra le altre) nel Parco dei Mille: Ferri e transenne messi in modo circolare, avvolti da nastro e reti da cantiere, con all’interno delle frasche. Il tutto condito anche con una bella busta di plastica alla destra della foto. Qualcuno saprebbe dirci a che serve? Cosa rappresenta? Lo scopo di tale “opera d’arte”? Il prato (se così si può definire) consiste in una steppa d’erba bruciacchiata, che evidentemente nessuno innaffia. Un’immagine che ti dice: “meglio stare alla larga da un posto così”.

12 commenti:

  1. Sembra dire "non portateci a giocare i vostri figli!"

    che vergogna...

    Federica

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  2. concordo.
    quel che rimane ad Aprilia degli spazi verdi sono pattume e sporcizia, bottiglie di plastica, merde di cani e altre cose o schifose o pericolose.
    e dovremmo portarci i nostri bambini...
    abito ad Aprilia da dieci anni, ma ogni anno che passa e ogni amministrazione che cambia diventa sempre più uno schifo.
    che vergogna.

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  3. troppi stranieri che bivaccano nei perchi

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  4. sono andata a portare i miei nipoti al parco in movimento, stupendo, un paradiso per i bambini. so che ci sono apriliani che lo puliscono. GRAZIE veramente. dicevo sono andata con i piccoli, impossibile sedersi o far giocare i bambini, devi fare la fila. ore e ore persone straniere(non e' un offesa) stanno sedute alle panchine una giornata e i loro figli monopolizzano i giochi. non puoi andare sulle altalene, ci stanno seduti ore, vedi gli Italiani che dopo un po dicono ai figli( su, ora fai andare gli altri bambini)e cambiano gioco, cosi tutti ci possono andare.
    lo so e questione di educazione, ma io mi sento un po straniera in casa mia. ma non se ne vede nessuno a dare una mano a pulire.

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  5. “meglio stare alla larga da un posto così”.
    Ovviamente si, anche perchè se perdi l'equilibrio ( agli anziani può capitare ) finisci infilzato nei ferri non idonei ed inoltre senza tappi rossi di protezione.

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  6. Mi permetto di polemizzare: "non se ne vede nessuno a dare una mano a pulire". Ma perché, tu, che porti i tuoi nipotini italiani, hai mai dato una mano a pulire? Non siamo ridicoli: quelli che tu chiami stranieri sono cittadini europei come te, appartengono alla tua stessa comunità e sono persone che portano come te i loro figli o nipoti in uno spazio che è a disposizione di tutti. Si chiamano parchi pubblici, sono pubblici, sono tanto degli apriliani quanto di chiunque altro, sono degli italiani nella stessa misura in cui lo sono di chi non è italiano, di chi li pulisce e anche di chi non li pulisce. Sono aree a disposizione della collettività, semplicemente di chi li usa in modo civile. Forse basterebbe smetterla di dire "noi" e "loro" e provare a chiedere cortesemente se i tuoi nipotini possono giocare con i loro figli. Sempre che tu non abbia paura di far giocare bambini italiani con bambini di qualsiasi altra parte del mondo. Quello che dici è basato sul pregiudizio: tu dici che gli "stranieri" sono maleducati, io, ad esempio, posso dirti che ho avuto tanti vicini di casa, e gli unici che hanno veramente creato problemi e disturbo sono stati gli italiani.

    Mi preoccupa più il fatto che i tuoi nipotini crescano con l'idea che esista una differenza tra loro e gli altri bambini non italiani. Che esista, come detto, un "noi" e un "loro". Precisare che non è un'offesa non la rende meno offensiva, se poi concludi il ragionamento "mi sento straniera in casa mia". Quel parco non è tuo, non è casa tua. Cosa vogliamo fare? Le ronde? I tesserini per accedere ai parchi? Vietiamo le aree pubbliche agli stranieri? Li facciamo sedere tutti in fondo al pullman? Facciamo vagoni a parte?

    A me, personalmente, fa ancora più schifo il fascismo latente, che la sporcizia dei parchi.

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  7. Ci sono tanti italiani che sono più sporcaccioni degli stranieri (meglio chiamarli non italiani),su questo non c'è alcun dubbio,basta vedere le discariche abusive sul territorio,le scritte sui muri,ecc...quindi non vi è nessuna differenza fra italiani e non italiani,purchè questi ultimi siano in regola con le leggi vigenti,se invece sono clandestini,non solo non hanno diritto a stare nei parchi,ma non hanno alcun diritto a soggiornare sul territorio nazionale. questa non è un'opinione,ma lo dice la legge,se poi la legge in italia è carta stracia allora è un altro discorso,ma nell'europa civile funziona così.

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  8. L'europa civile funziona così: tutti gli abitanti degli stati comunitari godono di libera circolazione all'interno dell'Unione. Ovviamente anche tutti i cittadini dell'Est che appartengono a quegli stati che hanno aderito e che fanno parte a tutti gli effetti dell'UE.

    Premesso questo: se anche bambini, per così dire, clandestini (nella remota possibilità che genitori clandestini portino bambini clandestini in posti pieni di gente) dovessero trovarsi a giocare in un parco insieme ad altri bambini, non credo si ridurrebbe in "carta straccia la legge", se li si lasciasse giocare come è giusto che facciano i bambini, da qualsiasi parte essi vengano e quale che sia la loro situazione legale: i bambini sono bambini. Quanto sarebbe spiacevole vedere qualcuno - perché "legalmente coperto" dalla legge - cacciare madri e figli irregolari da un parco.
    Mi sembra un abominio la fredda applicazione dei teoremi senza la riflessione.

    Ovviamente tutte le persone (meglio chiamarle persone) non regolari sul territorio italiano, devono sottostare alle leggi dello Stato, e per buonsenso e correttezza (sia regolari che non), dovrebbero premurarsi di seguire le norme di convivenza civile e pacifica inserendosi in una comunità: avete provato a chiedere a queste persone di far giocare anche i vostri bambini, prima di accusarli di invadere uno spazio che è anche loro?

    Quanto ai cittadini non regolari, se la legge dice che non possono stare qui è ovviamente normale che venga applicato il codice nella maniera opportuna e anche nei modi opportuni (bada bene che un clandestino non è che perda i diritti civili), ma onestamente: di chi stiamo parlando? Lo sappiamo bene che la comunità rumena ad Aprilia è molto ben integrata e diffusa: le persone della Romania, sono cittadini dell'Unione Europea, e sono anche molto attenti. Le famiglie rumene sono composte da gente che si alza la mattina e lavora, e la sera porta i figli al parco, perché ne ha diritto. E poi, in ogni caso, lascerei l'applicazione della legge all'ottimo operato delle forze dell'ordine, evitando di considerare qualsiasi discorso sugli "stranieri" come terreno fertile per ricordare l'eccezione dei clandestini. Mi lascia perplesso come questo finire sempre su certi argomenti e con certe argomentazioni, sia ormai per noi un processo automatico, e spaventosamente sommario. Come quando si pensa che se gli italiani fanno danno è meno grave, perché "sono a casa loro". Il nostro fascismo latente, che non ci abbandona mai. A volte mi sembra che la padania abbia confini molto vasti.

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  9. La libera circolazione va bene finchè si parla di viaggi di turismo,quando si configura la migrazione da un paese all'altro per viverci stabilmente,si presume che bisonerebbe possedere una casa e un lavoro. Tanti vengo per lavorare,qualcuno regolarmente,qualcun altro in nero,poi vi sono altri che si dedicano ad altro, tapparci gli occhi facendo finta che questo non avvenga non risolve di certo il problema. Gli alloggi di fortuna tipo l'ex enotria non sono nemmeno immaginabili nel resto della ue,per non parlare poi dei campi nomadi (quasi tutti abusivi). per lei è tollerabile questo tipo di immigrazione? non coglie davvero il problema? "fascismo latitante",curioso termine,soprattutto se riferito a un paese nel quale di fatto vige l'anarchia,in quanto spesso e volentieri la legge è solo un optional (purtroppo). è ora di finirla con questa eterna contrapposizione fra razzisti e coloro che vogliono una immigrazione senza regole. tra le due,sinceramente,preferisco l'immigrazione regolare,con diritti e doveri.

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  10. Solo per chiarire: per cittadini europei che godono di libera circolazione parliamo di abitanti di quegli stati dell'est, come la romania, che sono entrati a far parte dell'Unione. Per questi cittadini non c'è bisogno di permesso di soggiorno, proprio per via di questa cosa: in altri termini, è come se lei va in Francia: viene trattata come un cittadino comunitario, di conseguenza, se si comporta bene viene considerato come ogni cittadino francese, se si comporta male, viene giudicato e sottoposto alle leggi, come ogni altro cittadino comunitario che delinque. Come è giusto che sia, per altro.

    Se poi parliamo di rom, ovvero apolidi / nomadi / irregolari, allora è diverso, però, parlavamo delle famiglie "straniere" al parco in movimento e io mi riferivo esclusivamente a quelle: in quel parco non ci sono rom, quindi parliamo di cittadini della Romania, comunitari, regolari (per legge scritta, non per anarchia: che la Romania faccia parte dell'UE è un dato certo, non un'utopia anarchica, su questo spero non ci sia alcun dubbio). I rom che dice lei, li ho visti anche io, al parco dei Mille, ma lì, al parco dei mille, non c'è la fila per le giostre, quindi non parlavamo di loro.

    Quindi, la mia polemica era volta esclusivamente a riprendere un fatto comune da noi, ovvero, il continuare a considerare extracomunitarie, persone che legalmente (badi bene) sono comunitarie e godono di pari diritti e doveri di ogni altro cittadino comunitario. Non sono ospiti, sono concittadini, e lo sono per statuto. Questa non è anarchia, è l'ordinamento democratico di una comunità di stati di cui l'Italia fa parte .

    La situazione degli irregolari va tenuta controllata. Ci sarebbe bisogno di poter regolarizzare con maggior flessibilità tutti quegli irregolari (e sono tanti) che in Italia ci lavorano onestamente. La giustizia in questo Paese funziona in maniera strana, ma non la considero un optional. Ritengo che ad avere una valenza opzionale, sia più il rispetto, che altro. Quello ce lo ricordiamo solo per questioni di morale, il più delle volte discutibili.

    In ogni caso, trovo riprovevole, che un bambino, sia anche rom, sia anche al parco dei mille, debba essere giudicato e condannato per qualcosa che neanche dovrebbe sfiorarlo, in quanto prima vittima di tutto il meccanismo. Lo ritengo un abominio e sinceramente, sopra questo, metto da parte il resto. Le sembrerà anarchico, ma la mia umanità mi permette di pensare che un bambino abbia più diritti che doveri, tanto più che quel bambino non sta facendo niente di male, non devasta il mio mondo, non mi causa danno alcuno. Il mio dovere, in quanto adulto capace di ragionare e riflettere sui problemi della società, è di capire che il problema sta altrove, ben lontano da quel bambino e dal parco dei mille. Se qualcosa va cambiato, va cambiato lì.

    L'immigrazione regolare è auspicabile e anzi, va incoraggiata, aiutata a migliorarsi, adattata ai tempi, ma se crede che i flussi migratori possano essere fermati in qualche modo da qualche tipo di regola, beh, ha migliaia di anni di storia addietro, a dimostrarle il contrario. Buona fortuna (io eviterei di chiudermi gli occhi su questo, per cominciare)

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  11. grazie. il mio discorso e' stato travisato.non sono razzista, tanto piu' che sono sposata con uno straniero. sono stata a pulire parchi, spiaggie e sono stata volontaria nella protezione civile per piu' di 10 anni, ma non nascondiamoci dietro ad un buonismo finto per giunta.mi fa schifo la strafottenza di questi ospiti. perche' se non vi dispiace questa e la mia terra, e per quanto ho viaggiato non mi hanno permesso di fare in casa loro quello che loro fanno qui.

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  12. qualcuno ha parlato di libera circolazione, libera europa si e parlato di fascismo(sono fiero di essere di destra) non per questo insofferente allo straniero. poi ho letto di integrazione, e qui per piacere mi voglio proprio arrabbiare . ma integgrazione di cosa? ma le persone dell' est che sono ad aprilia che lavorano ad aprilia vi sembrano integrate? solo perche' portano i loro figli al parco? ma se non sono integrate nemmeno con le persone che vivono nel proprio palazzo. chiesa?...mai visti.
    feste di paese?.... se ne stanno per conto loro(con le loro belle bottiglie di birra)parco?.... fanno gruppetti abbarbicati alle poche panche che ci sono e non ti salutano nemmeno. cos'e' integrazione per voi? venire in casa mia diventarne il padrone, fare come ti pare senza nemmano chiedere permesso con prepotenza? anche a scuola i piccoli se ne stanno per conto loro sono pochissimi i bambini che fanno gruppo con gli altri(e sono piccoli)- se poi integrarsi significa arrivare in orde in Italia, affittare le case e starci in trecento. prendersi tutto il lavoro che rimane(sfido chiunque (Italiano) a trovare un posto da muratore). non partecipare a nessun iniziativa del paese( se non c'e' da bere). voi la chiamate integrazione?
    allora credo che sia meglio che vi guardiate bene intorno, perche vuol dire che non vedete la realta?
    e per favore! basta con il dare del fascista a chi non la vede come voi

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