sabato 25 dicembre 2010

Strade sottiletta



Abbiamo notato negli ultimi giorni che sono in corso lavori di rifacimento stradale in alcune vie cittadine, ne va dato atto al comune anche se…notiamo, non è tutto oro ciò che luccica. Vi mostriamo alcune foto da cui si evince che al solito la qualità non è eccelsa e ricorrendo al solito nostro amico che ha lavorato nel settore ci spiega che: rifare un tratto o una via vuol dire rimuovere tutti gli strati per almeno 25/30 ed anche 40 centimetri, ripristinare il fondo rullandolo bene con particolare riguardo alle ex buche o cedimenti con materiali idonei ( misto cementizio o simili ) posare almeno 10/15 cm di binder ( dipende dal tipo di traffico ) ultimare poi con uno strato di tappetino, che è la parte di asfalto visibile. Tutto questo ha dei costi medio alti che vanno dai 25/35 €uro al metro ed oltre. Manutenzione invece, vuol dire che si posa sul vecchio uno strato di tappetino nuovo. Il costo è ridottissimo ed oscilla in circa 7/10 €uro al metro. Questo lavoro non è eseguito a mano ma per mezzo di un macchinario di larghezza pari a circa 3 metri che posa uniformemente ad una quota prefissata. Se il fondo è sconnesso si avranno punti con 4/5 e più centimetri di materiale e punti con addirittura pochi millimetri come in foto .E’ evidente che l’adesione tra strati sarà nulla o quasi, però all’occhio gradevole, tutta la via sarà uniformemente nera. Pur consapevoli delle scarse risorse economiche disponibili…continuiamo a chiederci perché dette somme non vengano divise parte in limitate opere di rifacimento totale di zone MOLTO critiche e parte in manutenzione ordinaria o provvisoria e…se il tutto poi fosse seguito da una buona comunicazione di massa….si avrebbe un lento ma costante miglioramento infrastrutturale e financo consenso nell’operato di giunta. Perché buttare al vento tutte queste risorse? Forse diciamo questo perché non conosciamo a fondo le oscure dinamiche della…burocrazia. Vogliate illuminarci.


venerdì 24 dicembre 2010

Assuefatti al degrado e al vandalismo


Quanti genitori o maestre si pongono il problema delle scritte fuori dalle scuole? Quanti politici? Quante associazioni? Quanti semplici cittadini? L'elenco potrebbe continuare a lungo...La verità è che facciamo crescere i nostri figli immersi nel degrado. Se ogni giorno entrando a scuola vedono le scritte sui muri, che messaggio potrà mai giungere loro? Semplicemente che tutto ciò è normale, che si può fare, e abituati fin da piccoli non lo noteranno più nel proseguo della vita, magari qualcuno si spingerà persino ad emulare ciò che ha visto. Abituati fin da fanciulli a convivere con il brutto che li circonda, tanto da non riuscire nemmeno più a distinguerlo dalle cose realmente belle del mondo. Guardate per esempio questa insegna posta davanti una scuola materna di Aprilia come è ridotta, qualcuno l'avrà mai notata? Qualcuno si sarà mai indignato? Qualcuno avrà mai chiesto di ripulirla o cambiarla? Avranno mai richiesto alle istituzioni controlli anti-vandalo? Le scritte ufficiali quasi non si leggono più: COMUNE DI APRILIA, SCUOLA MATERNA STATALE, riuscite a leggerle senza problemi? Per molti tutto questo è semplice "normalità", ma sappiate che non lo è affatto, chi ha avuto la fortuna di girare un pochino per il mondo se ne sarà reso facilmente conto.

giovedì 23 dicembre 2010

Un treno piccolo piccolo


Stamane il regionale n° 12192, ovvero il Nettuno-Roma che parte dalla stazione di Aprilia alle 8:28, si è presentato all'appello con sole 5 carrozze! Ma qualcuno non aveva promesso di arrivare fino all'ottava carrozza per alleviare i disagi dei pendolari? Invece di aggiungere vetture le togliamo? Tuttavia credete che sia finita qui? Guardate nelle immagini in basso che ritardi comparivano nella stessa mattinata di oggi sui display della stazione di Campoleone...


In attesa del treno agli esausti viaggiatori non è rimasto altro che farsi una bella pennichella nella sala d'aspetto, tanto che rischio c'era perderlo?

mercoledì 22 dicembre 2010

Il terzo mondo non sarà mica qui?

Oggi vogliamo fare un piccolo confronto fra Aprilia e la città di Mankayane nello stato dello Swaziland: Questa è una delle nazioni più povere del pianeta e considerato a tutti gli effetti un paese del terzo mondo, il quale ha un basso livello di sviluppo economico e si trova nell'Africa del Sud. Ora proviamo a confrontare una strada che attraversa quel territorio con una delle tante strade apriliane, che tra l'altro non è neppure fra quelle che sta messa peggio.

Città: Mankayane, Nazione: Swaziland, Continente: Africa

Città: Aprilia, Nazione: Italia, Continente: Europa


Giudicate voi tra le due immagini quale ricorda di più il terzo mondo. Paradossalmente la strada apriliana presa in esame si chiama Via del Progresso, ma ci chiediamo noi: progresso de che?

martedì 21 dicembre 2010

Strade di qualità


Via Lazio asfaltata il 15 dicembre 2010, fotografie scattate il giorno dopo da Oscar che gentilmente ce l'ha inviate. Presume che ben presto il dissesto crescerà di molto, e come dargli torto? Ma il comune dov'è? Chi dovrebbe controllare cosa fa? Continuando di questo passo non vedremo MAI una strada degna di questo nome su tutto il territorio comunale! Non ci stancheremo mai di ripetere che dall'emergenza "strade dissestate" non se ne esce finché non verranno eseguiti lavori a regola d'arte, concepiti per durare nel tempo. Di strade asfaltate alla "carlona" ne possiamo fare benissimo a meno, è come gettare i soldi dentro al water. Cari apriliani, aprite gli occhi, dobbiamo essere noi comuni cittadini a vigilare sulle opere in corso, dato che chi è preposto a farlo non lo fa adeguatamente, per cui fotografate e filmate tutto quello che ritenete "anomalo".

lunedì 20 dicembre 2010

Amore o vandalismo?


C'è modo e modo di dichiarare il proprio amore, ma questo è proprio da vandalo incallito. Troppe bombolette finiscono in mani sbagliate, e le conseguenze sono gli occhi di tutti: muri, segnaletica, treni e quant'altro, sotto la pressante e instancabile azione devastatrice di chi si è autoproclamato "artista", che tuttavia l'arte non sa nemmeno dove sta di casa.