venerdì 2 dicembre 2011

L'energia che si "mangia" il territorio apriliano


Una turbogas da 750 MW e una grande centrale fotovoltaica su circa 34 ettari di terreno vergine. Ecco come si stravolgono in breve tempo ampie porzioni di suolo libero nella frazione di Campo di Carne. Il filmato mostra i cambiamenti avvenuti in tale località, grazie alle preziose immagini satellitari di Google Earth, che ha registrato puntualmente i mutamenti avvenuti dal 2002 al 2011. Tutto ciò è avvenuto in un luogo in cui esistono ancora tracce di macchia mediterranea: una vera rarità per il territorio apriliano, che andava valorizzata in ben altra maniera. La turbogas è stata ampiamente contestata in questi anni, e ancora oggi è osteggiata da parte della popolazione, specialmente per via delle emissioni che a quanto pare comporterà. Va anche ricordato che durante alcuni lavori di scavo vennero alla luce dei reperti archeologici, ma ciò non ha inficiato minimamente la sua realizzazione. Ormai la messa in funzione è imminente, già da qualche mese si notano i primi vapori innalzarsi nel cielo. Purtroppo il mega impianto fotovoltaico è passato praticamente sotto silenzio, non si sono registrate voci contrarie all'inutile consumo di terra fertile, e, conseguente, ha determinato persino un "inquinamento" visivo nella zona. La domanda sorge spontanea: Aprilia diverrà una grande centrale elettrica?

mercoledì 30 novembre 2011

Disagio sociale e povertà


Chi prende abitualmente il treno in direzione Roma, per studio o per lavoro, questo paesaggio lo conoscerà molto bene... Siamo in via Prati, proprio nei pressi del ponticello ferroviario e della famosa discarica abusiva, la quale viene di tanto in tanto ripulita, ma che a causa dell'inciviltà di alcuni e dell'inefficienza amministrativa (nel senso che non c'è alcun tipo di contrasto al fenomeno), si ripopola puntualmente di rifiuti di ogni genere e grandezza. Da un po' di tempo è comparsa anche quella tenda color verde: voci di popolo non confermate affermano che da ospitalità ad alcuni senzatetto. Il disagio sociale ad Aprilia sta letteralmente esplodendo, non c'è supermercato dove non sia presente un venditore abusivo o un mendicante. Lo stesso accade in alcuni semafori sulla Nettunense, davanti al cimitero, e naturalmente sui convogli della linea Roma-Nettuno. E che dire della situazione dell'ex Enotria? Sempre più persone popolano l'immobile "abbandonato". Lo squarcio sulla recinzione non è stato più riparato e resta il punto d'accesso preferito dagli occupanti. Sempre presente anche la famosa cassetta gialla che viene utilizzata per scavalcare il muretto, la quale riporta il logo della stessa Enotria. Il via vai è continuo, prevalentemente per raggiungere la vicina stazione ferroviaria. Prelevano l'acqua da una fontanella presente nel distributore di benzina ubicato di fronte allo stabile. Nel piazzale la sporcizia ha raggiunto livelli preoccupanti (figuriamoci all'interno?), e vengono accesi anche dei roghi probabilmente con lo scopo di alleviare il freddo. Cosa verrà bruciato? Tra l'altro è facile immaginare quale possa essere la situazione igienica in assenza di bagni. Pare che anche l'ex Canebi sia di nuovo popolata da individui senza fissa dimora, e a giudicare da come è ridotta la sala d'aspetto dello scalo ferroviario apriliano, sembra che anche lì qualcuno sia solito passarci la notte. Se voi che leggete siete a conoscenza di situazioni analoghe, oppure volete semplicemente fare aggiunte o correzioni a quanto già scritto, fatecelo presente, cosicché si possa avere un quadro il più possibile realistico della situazione.

martedì 29 novembre 2011

Il TG3 da voce ai pendolari


Pierdamiani D'Agata, giornalista del TG3, ha realizzato questo servizio giornalistico reperendo anche filmati amatoriali pubblicati su internet, i quali documentano le ripetute disavventure dei pendolari delle linee ferroviarie regionali. Ovviamente non poteva mancare la nostra agonizzante Roma-Nettuno, sempre ai vertici per disservizi e degrado, che attanagliano quotidianamente treni e stazioni di questa tratta ferroviaria.

Link del video originale