giovedì 11 novembre 2010

Quasi ultimati i lavori, ma...


Vi ricordate il famoso marciapiede sulla Nettunense che dalla frazione Bellavista avrebbe dovuto congiungere ad Aprilia? I lavori erano stati abbandonati e i pedoni erano costretti ad attraversare in piena curva, su una delle strade più pericolose d'Italia. I lavori finalmente sono ripresi e quasi giunti a conclusione, per la felicità di tutti. Ad ogni modo oggi abbiamo notato una stranezza che ci ha lasciato molto perplessi: Praticamente il tappetino d'asfalto che va a ricoprire il cemento sottostante il marciapiede, lo stavano spianando sulla superfice bagnata. In questi giorni la zona è stata colpita da abbondanti e frequenti piogge, e su quel cemento (che appunto era in attesa di essere ricoperto dal bitume) in alcuni punti vi erano delle vere e proprie pozze d'acqua piovana, anche perchè la superfice non era piana e quindi gli avvallamenti favorivano il ristagno, ma a quanto pare non se n'è tenuto conto. A tal proposito abbiamo contattato Claudio Merli, esperto in materia, e ci ha risposto quanto segue:
«L'asfalto ( quello dei marciapiedi si chiama "tappetino" ) è un prodotto che si lavora a caldo e non va MAI, ripeto MAI posato in caso di pioggia o su bagnato perchè non aderirebbe agli strati sottostanti.
Ps: In casi di emergenza ( buche pericolose ecc,) si richiude con un tipo di asfalto a freddo anche sotto pioggia battente per eliminare il pericolo immediato ma...appena il tempo migliora va subito rimosso e la buca riparata ad arte.»

Alla luce di tutto ciò, quanto potrà durare un lavoro effettuato in questa maniera? Nel caso saltasse tutto, chi si farà carico di riparare i danni di un'opera eseguita male? Ogni apporto alla discussione è ben accetto.

4 commenti:

  1. Ahahahah! Esperto mi sembra troppo...ho solo lavorato nel campo come assistente tecnico per molti anni.Vedendo queste foto è facile comprendere perchè le strade apriliane siano famose nel mondo. Furbizia e disorganizzazione la fanno da padrone.

    RispondiElimina
  2. Confermo: le opere stradali di finitura non vanno mai eseguiti su un supporto bagnato

    RispondiElimina
  3. Quando un Comune commissiona ad una ditta un lavoro del genere, dovrebbe inserire nel contratto una clausola che obbliga la ditta stessa a rifare tutto a proprie spese se il manto stradale (o in questo caso il marciapiede) si rovina entro un certo numero di anni.

    RispondiElimina
  4. Perfetto, però in questo caso il lavoro è stato commissionato dall'ASTRAL (Azienda Strade Lazio), che è il gestore della strada regionale nettunense. Chissà se avranno inserito questa clausola, chissà...

    RispondiElimina